L’attività dei Torrazzi festeggia i 110 anni di vita. Aperta anche in tempi di guerra Fulvio ottenne la medaglia d’oro dopo aver salvato il suo equipaggio in Africa

MODENA. «Sono passati 110 anni, ancora la nostra attività è aperta e di questo siamo davvero orgogliosi»- le esprime con convinzione ma anche con una sentita commozione queste parole, Vittorio Setti, titolare insieme a Carlo e Annamaria Ventura della storica ferramenta dei Torrazzi che il 31 gennaio 2020 ha compiuto 110 anni di attività. Ebbene si, proprio 110 anni fa, nel giorno dedicato al Santo Patrono apriva i battenti a Modena, in Piazza Mazzini, la secolare “Ferramenta Setti Zanasi” divenuta poi nel 1930 “Setti Ferramenta” visto che il capostipite Alberto rilevò anche la parte del socio.

I centodieci anni della ferramenta Setti «Per la sua secolare attività continuativa l’azienda ha ricevuto la medaglia d’oro - continua Vittorio Setti - Anche nel periodo bellico fu una delle poche realtà commerciali che rimase sempre aperta. Quando Fulvio e Gaetano, figli di Alberto, partirono per il fronte, rimasero lontani da casa per 5 anni. L’attività era a rischio chiusura ma le due mogli, che avevano studiato dalle orsoline dove avevano imparato a cucire e ricamare e di certo di viti e bulloni non ne capivano molto, si rimboccarono le maniche come solo le donne sanno fare, e con grinta da vendere, si misero a fare le “ferramentaie”». La Ferramenta cambiò più sedi nell'arco degli anni fino a giungere definitivamente nel 1991 ai Torrazzi dove è tuttora. A Modena, come del resto in tutta Italia, nessuno può dimenticare la figura di Fulvio Setti che insieme al fratello Gaetano gestì l’attività dal secondo dopo guerra fino al giorno della sua morte avvenuta il 19 marzo del 1991. Fulvio Setti ottenne la medaglia d’oro al valor militare a 29 anni per aver eroicamente messo in salvo il suo equipaggio e altri militari con il suo aereo da trasporto in un’azione avventurosa tra l’Italia e la Tunisia. Giovane atleta (campione nei 110 ostacoli), appassionato pilota, laureato in Economia, prese parte a 220 voli. E’stato presidente del Coni, dell’Aeroclub e dell’Ente provinciale per il turismo. A lui venne intitolato nel 1996 il Deposito centrale dell’Aeronautica, mentre nel 2015 gli è stata co-intitolata la sezione dell’Associazione Arma Aeronautica di Modena. «Mio zio Fulvio – continua Vittorio – mi raccontò che dopo essere stato selezionato per partecipare alle Olimpiadi di Berlino del 1936 andò dal padre Alberto a riferirgli che sarebbe partito con la nazionale italiana di atletica leggera ma tanta era la dedizione della famiglia per il lavoro che il padre gli rispose: “Le Olimpiadi? Cosa sono? No no, tu devi stare qui a lavurer” e così Fulvio fece e non partì». In occasione dei 110 anni di attività la famiglia Setti ha finanziato il restauro del monumento dedicato a Fulvio e “ai caduti dell'aria modenesi militari e civili” che si trova all'incrocio tra la via Emilia ovest e viale Italia. «È stata davvero emozionante la giornata del 21 giugno 2019 quando il monumento è stato inaugurato – ricorda con orgoglio Carlo Ventura, amministratore, nipote di Fulvio e attore che da anni interpreta “Sgorghiguelo”, il tradizionale personaggio del carnevale modenese - un grande onore per noi e per tutti i modenesi vedere sfrecciare sopra le nostre teste la pattuglia acrobatica delle “Frecce Tricolori”, se si pensa che l’altra unica volta che hanno sorvolato il nostro cielo fu in occasione del funerale del grande Maestro Pavarotti». «Io credo che il successo della nostra attività durata così a lungo stia nel fatto che abbiamo sempre cercato di stare al passo con i tempi – conclude Anna Maria Ventura, amministratrice - abbiamo sempre cercato di gestire la nostra attività con correttezza offrendo ai nostri clienti assortimento, cortesia e qualità. Ma non abbiamo tralasciato di guardare al futuro come l’e-commerce » —.  

I centodieci anni della ferramenta Setti

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