Ricette sarde: 18 piatti tipici della Sardegna (e un liquore)

2022-08-19 21:28:45 By : Ms. Helen Lau

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Ricette sarde invitanti e semplici, che racchiudono l'anima selvaggia e allo stesso tempo accogliente dell'Isola su cui sono nate: ecco 18 piatti sardi (più un liquore) da scoprire.

Semplice e contemporaneamente raffinata, la cucina sarda riflette i tratti distintivi della sua terra: variegata e legata alle tradizioni contadine e pastorali, soprattutto familiari e collettive; talvolta aspra, ma ugualmente generosa, genuina e decisamente unica. Grazie alla sua caratteristica conformazione geografica e alla sua storia, frutto di contaminazioni e mescolanze, la Sardegna racchiude in sé diverse anime gastronomiche. Le ricette sarde sono variegate e semplici ma anche molto antiche e iconiche – come quelle con la pasta di semola di grano duro, largamente utilizzata già nel XVII secolo – realizzate con prodotti di grande qualità e con tecniche di cottura salutari, come la brace.

Dal pane – alimento dal profondo valore simbolico, considerato quasi sacro – alla pasta, ancora confezionata in casa utilizzando il ferretto; dai piatti a base di pecora, agnello e castrato – emblemi della cultura pastorale locale – a quelli di pesce, con base privilegiata nel Cagliaritano e in genere nel Sud dell'isola; fino ad arrivare ai dolci: seadas o sebadas, focaccine dolci ricoperte di miele, casadinas, tortine di pasta ripiene di formaggio fresco, o ricotta, aromatizzato al limone; e ancora pistoccus, gli ineguagliabili savoiardi sardi, papassinos, amaretos, e potremmo proseguire all’infinito. Tutto annaffiato da ottimi vini e dal liquore simbolo di questa terra: il mirto.

Ecco dunque una piccola rassegna dei piatti sardi più invitanti, ricette facili da realizzare ma molto caratteristiche: non ti resta che scegliere cosa provare.

Il pane carasau è una delle preparazioni più rappresentative della cultura culinaria sarda. Un pane dalle origini molto antiche, originario della zona della Barbagia, caratterizzato dalla tipica forma circolare e da una sfoglia fragrante e sottilissima. Conosciuto anche come carta musica, per via della croccantezza che lo rende particolarmente “rumoroso” durante la masticazione, si prepara tradizionalmente con semola rimacinata di grano duro, acqua, sale e lievito di birra fresco.

Il pane guttiau è la variante condita con olio e sale del pane carasau, anche conosciuto come carta musica, un pane tipico sardo. Dalla caratteristica forma a disco, sottile e croccantissimo, nasce nella zona della Barbagia ed è diventato uno dei prodotti simbolo della Sardegna. Il pane guttiau, che significa "gocciolato", si prepara condendo il pane carasau con olio extravergine di oliva, sale e rosmarino tritato, per renderlo ancora più saporito e sfizioso: ideale per accompagnare salumi e formaggi freschi e stagionati, può essere servito come antipasto, stuzzichino, all'ora dell'aperitivo o in occasione di un buffet di festa.

Il pane frattau, o fratau, è un piatto tipico della Sardegna, preparato con il pane carasau, un pane sottilissimo di farina di semola che si conserva a lungo, molto diffuso nell'Isola e chiamato anche "carta musica". Una sorta di lasagna al piatto, il pane frattau è una pietanza tradizionale della domenica, un tempo preparata nelle case bagnando le sfoglie di carasau con brodo di agnello: oggi si utilizza invece un brodo di verdure, per un sapore più leggero. La ricetta, che può essere gustata anche come antipasto o piatto unico, prevede che le sfoglie di pane siano condite con pomodoro e pecorino e che siano poi sormontate da un uovo poché (ma potete prepararlo anche in camicia o all'occhio di bue, mantenendo il tuorlo liquido): deve essere preparato piatto per piatto. Ecco come farlo alla perfezione.

I culurgionis o culurgiones sono un primo piatto tipico della cucina sarda, in particolare della zona dell'Ogliastra, nella Sardegna centro-orientale. Si tratta di una pasta fresca ripiena di tradizione molto antica la cui sfoglia viene realizzata con farina, semola rimacinata di grano duro, acqua e sale, quindi farcita con un cremoso ripieno a base di patate lesse, pecorino sardo, fiscidu, un formaggio tipico dell'Ogliastra, aglio e menta. Si caratterizzano per la tipica "cucitura" a spiga, per richiamare le spighe di grano, e vengono gustati solitamente con sugo di pomodoro e una generosa grattugiata di pecorino.

La fregola con arselle, in dialetto fregula con cocciula, è un primo tipico della cucina sarda realizzato con il tradizionale formato di pasta locale. Simile nella forma al cous cous, la fregola si ottiene mescolando acqua e semola e si sposa perfettamente con i sughetti a base di pesce. Le palline di impasto vengono ottenute grazie a un particolare movimento con le mani e poi tostate in forno. Nella nostra ricetta viene cotta per assorbimento, proprio come fosse un risotto, in un condimento preparato con passata di pomodoro e arselle, per l'appunto.

I malloreddus alla campidanese sono un primo ricco e gustoso appartenente alla tradizione sarda, uno di quei piatti che al primo assaggio vi riporterà ai sapori di un tempo. I malloreddus, termine dialettale che significa "vitellini", sono conosciuti anche come gnocchetti sardi, ciciones, aidos o cravaos: si tratta di una pasta tipica della cucina regionale, confezionata con semola di grano duro, acqua e zafferano, a forma di piccola conchiglia rigata e dal caratteristico colore giallo oro.

Gli spaghetti alla bottarga sono un primo piatto facile e veloce da realizzare, un'autentica prelibatezza che vede protagonista questo pregiato ingrediente, dal gusto intenso di mare. Conosciuta anche come "caviale del Mediterraneo", la bottarga è un prodotto nostrano antichissimo, derivante dalla salatura, pressatura ed essiccazione della sacca ovarica del pesce, in questo caso di muggine. Viene principalmente venduta in sacche, chiamate baffe, ma in commercio esiste anche la versione in polvere, più economica.

Le linguine ai ricci di mare sono un primo piatto di pesce profumato e dal sapore deciso, una ricetta semplicissima e pronta in pochi minuti. I ricci di mare, oltre ad essere belli da vedere, sono anche ottimi da mangiare ma, come sempre quando abbiamo a che fare con il pesce e i crostacei, dobbiamo fare attenzione alla freschezza! Durante i caldi giorni estivi, le pescherie sono prese d'assalto e non c'è niente di meglio di un buon piatto di pasta fresco e profumato, magari da condividere con i vostri amici. Preparare le linguine ai frutti di mare è semplicissimo: vediamo passo passo come farle senza errori partendo proprio dalla pulizia di questi scrigni ricchi di sapore!

La paella algherese è la rivisitazione sarda dell'omonimo piatto appartenente alla tradizione spagnola. Si tratta di una ricetta piuttosto recente, inventata all'inizio del 2000 in occasione dei festeggiamenti per i 900 anni della città di Alghero: la fregola – un formato di pasta locale a base di grano duro – si sostituisce al classico riso e viene unita agli ingredienti tipici del territorio, come le cozze, i crostacei, il pollo, la salsiccia e gli ortaggi. Il risultato è un piatto unico ricco, gustoso e particolarmente conviviale, perfetto da servire in occasione di un pranzo in terrazza o nella casa al mare. Scoprite come eseguirla alla perfezione seguendo passo passo le nostre indicazioni.

La zuppa gallurese, detta anche suppa cuata, è un primo piatto sardo tipico della città di Gallura. Una pietanza rustica e saporita che si preparara con ingredienti poveri tipici della vita di campagna: pane raffermo, formaggio e brodo di carni miste, che rendono questa ricetta deliziosa e nutriente, ideale da consumare anche come piatto unico. La preparazione è davvero semplice: il pane raffermo sarà inumidito con brodo caldo preparato con un misto di carne di manzo, pollo e agnello. Il tutto sarà arricchito con formaggio vaccino e pecorino a cui si aggiungono erbe aromatiche miste, oppure solo prezzemolo tritato e "saporita", un mix di spezie già pronto ideale per carne, arrosti e preparazioni al forno. Infine la zuppa sarà cotta in forno e servita calda, proprio come se fosse una lasagna.

L'agnello con carciofi è una ricetta tipica della cucina sarda, un secondo piatto di carne gustoso e delicato ideale per il pranzo di Pasqua, per i giorni di festa o per un evento importante, da preparare al posto del classico agnello al forno con patate. L'agnello sarà cotto in padella con i carciofi a spicchi, fino a quando non sarà tenero e gli ingredienti non saranno ben amalgamati. Il risultato finale sarà una pietanza corposa e invitante che conquisterà i vostri ospiti. Ecco come prepararlo morbido e delizioso.

L'astice alla catalana è una ricetta tipica sarda, precisamente della città di Alghero. Si prepara con polpa di astice, cipolle rosse di Tropea, pomodorini ciliegino e basilico fresco. Semplice da preparare, ma molto raffinato, l'astice alla catalana può essere servito come antipasto o secondo piatto di una cena a base di pesce molto speciale. Una pietanza che, secondo la storia, fu portata appunto dai catalani che invasero l'isola nel XIV secolo.

Il tonno alla carlofortina è un secondo piatto di pesce tipico di Carloforte, località che si trova a sud della Sardegna. Una pietanza realizzata con tonno fresco, in particolare con la codella di tonno fritta, sfumata con il vino bianco e poi ricoperta con delizioso sughetto profumato con alloro, aglio e un po' di aceto. Il risultato finale saranno dei medaglioni di tonno morbidi e succosi che conquisteranno tutti. La ricetta originale è codificata con atto notarile dalla Delegazione di Cagliari dell’Accademia e appartiene ai piatti della tradizione gastronomica carlofortina. Ecco come prepararlo.

Le seadas, o sebadas, sono i celebri dolcetti fritti tipici della cucina sarda. Diffusi in tutta l'isola, vengono realizzati con una sfoglia a base di farina di semola, strutto e acqua, farciti con il pecorino sardo – che deve essere molto fresco e leggermente acidulo –, ritagliati in forma di raviolo e poi fritti in olio bollente. Come da tradizione, vengono cosparse con il miele locale di corbezzolo, di colore scuro e leggermente amarognolo, e si gustano ben calde e filanti. Il sapore caratteristico del formaggio contrasta piacevolmente con quello agrumato della scorza di limone, per una delizia irresistibile e molto amata da sardi e turisti che, una volta arrivati in Sardegna, non vedono l'ora di assaporarla.

Le panadas o impanadas sono delle tortine salate farcite sarde composte da un guscio croccante di pasta violata ripieno di carne condita. Una ricetta che ha origini antiche, e proprio per questo motivo si è diffusa in tutta l’isola. Ogni zona ha modificato la farcia in base ai prodotti locali e possono essere preparate a mezzaluna oppure tonde con il bordo arricciato. La panada più antica si pensa essere quella di Assemini farcita con l’anguilla ma, oggi, i ripieni più utilizzati sono a base di carne di suino o di agnello.

Le pardulas, conosciute anche come casadinas o formaggelle, sono dei tipici dolcetti sardi che si preparano in occasione delle festività pasquali: cestini di pasta croccante ripieni di morbida ricotta, aromatizzata con buccia di limone e arancia e zafferano e decorate con confettini colorati o semplicemente con zucchero a velo. Per la preparazione è importante utilizzare una ricotta compatta e asciutta, preferendo quella di pecora a quella vaccina. Potete servire le pardulas dopo il pranzo di Pasqua o portarle come dolce per la gita fuori porta di Pasquetta. Realizzarle è davvero semplice, ecco come fare.

Le pabassinas, in dialetto "Is pabassinas", sono dei tipici dolcetti sardi, in particolare della provincia di Nuoro. Biscotti di pasta frolla a forma di rombo arricchiti con uvetta, mandorle e noci. Un tempo si preparavano in occasione della festa di Ognissanti o nelle ricorrenze speciali, ma oggi vengono servite anche la domenica, come dolcetto da offrire a fine pasto. Esistono diverse versioni di questo dolce e, ogni zona della Sardegna, ha un ingrediente particolare per differenziarsi: l‘unica costante è l'uva passa, che non può mai mancare. Una volta pronti saranno ricoperti con la glassa bianca e decorati con confettini colorati. Ma ecco come prepararle a casa.

Le ciambelline sarde sono dei dolcetti a base di pasta frolla ripieni di marmellata, tipiche della pasticceria tradizionale dell'isola, ormai amate e gustate un pò ovunque. La caratteristica di queste ciambelline è certamente la semplicità: un doppio strato di pasta frolla farcito con una cremosa marmellata. Attenzione però ad un particolare: la pasta frolla viene preparata con lo strutto e non con il burro ed è proprio questo a rendere le ciambelline golose e friabili al punto giusto. Preparare le ciambelline in Sardegna è una vera e propria tradizione e ovviamente ogni nonna ha la sua ricetta, noi le abbiamo preparate in poche mosse e ci hanno decisamente convinto. Ottime per ogni occasione, le ciambelline donano un profumo intenso alla vostra cucina e siamo certi che non smetterete più di prepararle.

Il liquore di mirto è un liquore tradizionale tipico della Sardegna ottenuto dalle bacche e, in alcuni casi, anche dalle foglie della pianta di mirto: un ottimo digestivo da gustare dopo pranzo, ma anche come aperitivo. Per la preparazione si utilizzano le bacche di mirto mature lasciate a macerare nell'alcol a 90° per 40 giorni. Saranno poi filtrate e, l'alcol aromatizzato con le bacche, sarà aggiunto a uno sciroppo di acqua e zucchero e imbottigliato. Il liquore di mirto, con il suo classico colore blu violaceo, potrà essere gustato dopo aver riposato per 1-2 mesi. Una volta pronto gustatelo ghiacciato.

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