Puglia, 500mila euro alla scuola per arginare lo spaccio - La Gazzetta del Mezzogiorno

2022-09-02 21:27:12 By : Mr. GuiHong Yao

Stop allo spaccio di stupefacenti davanti alle scuole pugliesi. Almeno si spera.

Con il progetto «Scuole sicure» del Ministero dell’Interno e in previsione della ripresa del prossimo anno scolastico sono in arrivo quasi mezzo milione di euro (466mila euro per la precisione) per finanziare tutta una serie di iniziative per contrastare il fenomeno dello spaccio dinanzi agli edifici scolastici in diversi comuni del territorio regionale.

D’altra parte, secondo i dati dell’ultima relazione annuale della Direzione centrale per i servizi antidroga, la Puglia è tra le regioni con la più alta percentuale di sequestri di droga: nel 2021, infatti, sono state sequestrate quasi 4 tonnellate di stupefacenti.

Prevenire la diffusione di droghe e comportamenti illeciti nelle aree antistanti gli edifici scolastici, pertanto, anche quest’anno è ritenuta una priorità dal Governo così come garantire maggiore sicurezza ai ragazzi e alle loro famiglie nei momenti di entrata e uscita da scuola, momenti in cui gli studenti possono più facilmente essere avvicinati dagli spacciatori.

L’impegno finanziario complessivo (5,5 milioni di euro per 410 comuni italiani) è stato reso possibile ricorrendo alle risorse sia del Fondo sicurezza urbana sia del Fondo unico giustizia provenienti da confische e sequestri nei confronti di organizzazioni criminali.

In Puglia beneficeranno 35 Comuni (Casarano, Casamassima, Castellana Grotte, Ceglie Messapica, Noci, San Vito dei Normanni, Rutigliano, Valenzano, Orta Nova, Torremaggiore, Adelfia, Grumo Appula, Lizzanello, Crispiano, Statte, Turi, Cavallino, Apricena, San Marco in Lamis, Veglie, Monteroni di Lecce, Maglie, San Ferdinando di Puglia, Latiano, Leverano, Trinitapoli, Locorotondo, Oria, Surbo, Cassano delle Murge, San Cesareo, Mottola, Sava, Capurso e Laterza) che potranno utilizzare i contributi per la realizzazione di sistemi di videosorveglianza (purché non abbiano già beneficiato di forme di contribuzione pubblica), all’assunzione a tempo determinato di agenti di Polizia locale, al pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario del personale della Polizia locale, all’acquisto di mezzi ed attrezzature e alla promozione di campagne informative volte alla prevenzione e al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti.

I Comuni beneficiari, è bene evidenziare, sono stati individuati in base alla popolazione residente, secondo i dati Istat e che non hanno già usufruito di contributi per iniziative analoghe promosse dallo stesso Ministero dell’Interno.

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