Alpine: dalla rinnovata A110 all’elettrificazione

2022-06-10 19:11:55 By : Ms. Eva Zeng

NEL NOME DEL PADRE - Chissà cosa direbbe oggi Jean Rédélé, se gli chiedessimo di esprimere un giudizio sulla rinascita dell’Alpine. Nel 1955, quando la mise in piedi a sua immagine e somiglianza, instillando nei suoi collaboratori fino all’ultima goccia della sua raffinata e divorante passione per i motori da corsa e la bella guida, aveva da poco compiuto 33 anni. Oggi che, con il suo stile elegante, avrebbe sfrecciato senza mai alzare il piede dall’acceleratore sul bel traguardo del primo secolo di vita, la casa di Dieppe ha ricordato il suo genio e la sua memoria dedicandogli una versione speciale della Alpine A110 (nella foto qui sotto). E vestendola, non a caso, con un intenso grigio Montebello, uno dei colori prediletti da Monsieur Alpine. Ma il rilancio di un marchio così intriso di storia e leggenda non poteva fare leva sul solo effetto revival, per quanto straordinariamente potente ed efficace nel definire e mettere a fuoco i tanti punti di contatto tra i bolidi che negli anni ’60 e ’70 del Novecento hanno riscritto la storia del motorsport e la versione contemporanea della leggendaria berlinette che ha reso l’Alpine famosa in tutto il mondo.

SFIDA AL FUTURO - La visione sul futuro dell’Alpine va necessariamente filtrata con le lenti di una modernità che nessun attore, nell’industria automobilistica di oggi, può permettersi di mettere da parte. Ciò significa innanzitutto un passo deciso verso l’elettrificazione e, quindi, la definizione di una gamma piccola abbastanza per mantenere intatto il valore dell’esclusività ma sufficientemente grande per contribuire a una maggior diffusione del brand, guadagnando nuove fette di mercato. La casa francese ci sta già lavorando: in cantiere, nel prossimo futuro, entreranno una compatta da città, una media a ruote rialzate e una sportiva sviluppata a contatto di gomito con gli ingegneri della Lotus. I nuovi modelli saranno esclusivamente elettrici e poggeranno sulle più evolute architetture del gruppo Renault. La sfida, oggi come un tempo, è quella di ricavare da una meccanica di grande serie macchine capaci di far divertire al volante. Facendo riscoprire a chi le guida quel lato emozionale oggi sempre più difficile da reperire in un veicolo a motore - a meno di potersi permettere una supercar milionaria.

RICETTA VINCENTE - In materia non ha certo bisogno di suggerimenti la rinnovata Alpine A110, che, seppur in formato tascabile, una supercar lo è a tutti gli effetti, dal primo all’ultimo bullone. Con il processo di graduale elettrificazione del marchio in corso d’opera, nell’attesa che le tessere del puzzle della nuova gamma vadano tutte al loro posto spetta alla piccola due posti a motore centrale tirare la volata verso la transizione. Dal 2017, anno di lancio del modello che ha sancito il tanto atteso ritorno dell’Alpine sulle nostre strade dopo un’assenza che durava da oltre vent’anni (l’ultima sportiva di Dieppe, la A610, era uscita di produzione nel 1995), la ricetta è sempre la stessa. Meglio così, perché i sapori sono forti, decisi, mescolati ad arte per appagare i sensi e lo spirito dei guidatori più esigenti. In perfetto equilibrio tra passato e futuro, fra tradizione e innovazione: si muove su un filo invisibile e sottile, la Alpine A110, e lo fa con una leggerezza e una forza rare. A Jean Rédélé, le macchine, piacevano ridotte all'osso, veloci e robuste. Dovevano essere capaci di divorare una curva dopo l’altra e sopportare le fatiche di corse sfrenate, su per quegli stessi passi delle Alpi francesi dove, da ragazzo, assieme al suo talento per la velocità aveva forgiato le doti che hanno reso celebri le sue automobili.

DALLA PISTA ALLA STRADA - Nell’Alpine, proprio come una volta, il gruppo Renault ha individuato la palestra perfetta per sperimentare soluzioni innovative da trasferire dalla pista alle strade di tutti i giorni. E quale volano migliore dello sport, per aumentare la notorietà globale di un brand con un passato glorioso e ampi margini di crescita sul fronte della popolarità? Non è un modo di dire che le nuove Alpine A110 sono il riflesso naturale degli obiettivi che la casa transalpina si è data per competere ai massimi livelli sui circuiti di tutto il mondo, dalla Formula 1 al Campionato del mondo endurance alle corse per prototipi. Le prestazioni sono esaltanti, i filtri tra il volante e la strada praticamente pari a zero, lo stile senza tempo, affascinante come quello dell’antenata che ha vinto tutto. La gamma della nuova Alpine A110 si declina in tre versioni: scopriamole insieme nel dettaglio. 

L’ORIGINALE - La chiamano così, a Dieppe, perché l’Alpine A110 “liscia”, a cinque anni dal lancio, rimane il modello in assoluto più fedele allo spirito originario alla base della mitica berlinette, nata esattamente sessant’anni fa. Agilità e verve tra le curve fanno parte del suo Dna, con una massa a vuoto in ordine di marcia che supera di poco i 1.100 kg, una distribuzione dei pesi ben bilanciata (44% all’anteriore, 56% al posteriore) e una potenza di 252 CV più che adeguata per divertirsi in sicurezza. In blu metallizzato è un classico che non tramonterà mai, ma la palette di colori offre altre sei tinte e le possibilità di personalizzazione su misura proposte dall’atelier della casa sono praticamente illimitate. Prezzi a partire da 60.800 euro.

LA PIÙ ELEGANTE - Dotata dello stesso raffinato telaio in alluminio della versione A110, l’Alpine A110 GT si fonda sul concetto senza tempo della gran turismo alla francese ed è caratterizzata da un allestimento raffinato ed elegante. I cavalli sprigionati dal 1.8 quattro cilindri turbo-benzina raggiungono quota 300, limando il tempo sullo scatto da 0 a 100 km/h di tre decimi: da 4,5 a 4,2 secondi. Cresce anche la coppia massima, che passa da 320 a 340 Nm ed è disponibile in un range di rotazione del motore molto ampio, da 2.400 a ben 6.000 giri/min., ovvero quasi alla soglia della potenza massima, che si raggiunge a quota 6.300 giri/min. Il listino prezzi parte da 70.850 euro.

LA PIÙ ADRENALINICA - A chi ricerca emozioni forti, mette il piacere di guida al primo posto ed è poco incline ai compromessi è dedicata la Alpine A110 S, offerta con prezzi a partire da 73.050 euro. Tutto è calcolato per massimizzare le prestazioni e il divertimento, a cominciare dal telaio, modificato con nuove geometrie delle sospensioni e irrigidito con molle e barre antirollio specifiche. La potenza massima è di 300 CV, trasferita sulle sole ruote posteriori, come su tutte le versioni della A110, da un cambio a doppia frizione Getrag a sette rapporti con palette in alluminio al volante. Per i “fanatici” della pista c’è anche uno speciale kit aerodinamico in fibra di carbonio che comprende uno splitter anteriore, una piastra per ridurre le turbolenze nel sottoscocca e un alettone posteriore. Con la deportanza cresce anche la velocità massima, che passa da 260 a 275 km/h.

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