Catenaria, punti di scotta, barber. Come regolarli al meglio per andare più veloci

2022-09-23 21:26:57 By : Mr. GANG Li

Eccovi tre “pillole” per navigare più veloci e meglio: come? Regolando e ottimizzando le vostre vele. Ci occuperemo di catenaria, punto di scotta e barber.

E’ la curvatura che subisce lo strallo di prua sottoposto alle tensioni della vela. In geometria la catenaria è proprio una linea curva fra due punti fissi. La curvatura dello strallo dipende dalla tensione della drizza, da quella del paterazzo e, per le barche di ridotte e medie dimensioni, dalla regolazione della scotta randa. Infine, la sua forma viene influenzata dalla centratura e regolazione dell’albero.

Se la catenaria è consistente, la barca tende ad andare all’orza, con un incremento dello sbandamento e una riduzione di velocità. In generale, con poco vento la presenza di catenaria rende il fiocco più potente. In presenza di forti pressioni, invece, il suo effetto deve essere ridotto cazzando la drizza e il paterazzo.

Cazzandolo o mollandolo si modifica la tensione dello strallo di prua creando degli effetti alle volte macroscopici sulla forma della vela. Lascando il paterazzo, la tensione dello strallo di prua si allenta, creando a sua volta la cosiddetta catenaria che, conferendo maggiore profondità generale al genoa, rende la vela di prua più potente e la barca più veloce con vento leggero. Contrariamente, cazzando il paterazzo, la tensione dello strallo di prua aumenta sensibilmente (ovviamente proporzionalmente a quanto viene tirato), la catenaria tende a sparire e il genoa risulta più magro e meno potente. Quindi più adatto a condizioni di vento sostenuto.

Anche la regolazione del punto di scotta consente di modificare il profilo della nostra vela di prua. Il suo posizionamento è essenziale tanto per navigare più veloci con poco vento, quanto per veleggiare più sicuri con tanto vento. La posizione del carrello del punto di scotta determina una maggiore o minore potenza del genoa con la variazione di apertura del canale d’aria fra le due vele.

Per esempio, quando in andatura di bolina e con condizioni di vento non proprio sostenute navigate molto sbandati e sentite la barca molto carica sul timone, significa che il genoa non sta lavorando nel modo migliore. Regolando il punto di scotta più avanti anche di pochi centimetri si riesce a chiudere la balumina. Rendendo la vela più potente nella parte centrale e bassa della vela e chiudendo notevolmente il canale tra il genoa e la randa.

Questo tipo di regolazione conferisce al genoa, e quindi a tutta l’imbarcazione, una maggiore potenza che ben si adatta però alle sole condizioni di vento leggero. Viceversa un punto di scotta portato più verso poppa apre moltissimo la balumina e di conseguenza anche il canale tra il genoa e la randa, rendendo la vela di prua più magra e quindi più adatta a condizioni di vento sostenuto. Il fiocco così depotenziato permette all’imbarcazione di rimanere più piatta sull’acqua e di scorrervi più velocemente.

Il barber hauler è un sistema di passascotta volante che consente di modificare l’angolo di trazione della scotta sulla vela, in modo da aprire o chiudere il genoa in prossimità della balumina, allontanandola o avvicinandola al centro barca. Spostando esternamente il punto di scotta del fiocco si fa svergolare la vela di prua, riducendo lo sbandamento della barca.

Il “barber” è costituito da due bozzelli, uno apribile collegato alla scotta e l’altro sulla falchetta esterna della barca, o un golfare in coperta il più esterno possibile, posizionato più o meno a metà tra la bugna del genoa e il carrello del punto di scotta. La cima del barber viene rinviata in pozzetto per facilitarne la regolazione. Cazzandola e lascando la scotta si avrà una balumina più aperta. La vela diventa così molto più magra sia nella parte centrale che in quella bassa, risultando meno potente sotto la pressione del vento. In questo modo si riduce lo sbandamento e la tensione sul timone.

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Chi ha scritto questo articolo, prima di farlo e generalizzare così grossolanamente, avrebbe dovuto imparare e capire che quanto scrive vale solo ed esclusivamente per le barche armate in testa d’albero…A bordo di quelle dotate di armo frazionato (che sono sempre più diffuse anche fra i crocieristi) infatti il paterazzo si cazza soltanto per “aprire la balumina” e farla scaricare quando c’è troppo vento. Portare a poppa il punto di scotta del fiocco, poi, non lo smagrirà necessariamente mentre (per farlo) bisognerà agire sulla tensione della drizza, cazzandola…

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