Fossato, piano da 6 milioni per le Viterie: «Un segnale per un territorio in crisi» // Umbria24.it

2021-12-29 06:42:13 By : Mr. Ray Zhang

Il programma di investimenti della Tr Vic è stato presentato venerdì: 30 assunzioni, ampliamento della sede e ritorno in Italia di alcune produzioni

Sei milioni di euro nei prossimi due anni, da investire in particolare per l’ampliamento della sede, nuovi macchinari e incrementare il personale. Sono questi i dati essenziali del piano presentato venerdì dalla Tr Vic, l’azienda con sede a Fossato di Vico nata nel 1964 e specializzatasi nella produzione e fornitura di viti autofilettanti e autoformanti – prevalentemente speciali e su disegno – destinate principalmente ai grandi utilizzatori industriali. La Viterie Italia centrale dal 2014 è entrata a far parte del gruppo inglese Trifast.

L’azienda «Oggi Tr Vic – spiega l’azienda – è leader internazionale nella produzione e commercializzazione di viti, perni, dadi, molle, clip, elementi di fissaggio in plastica, con una flessibilità che permette di garantire al committente soluzioni su misura e articoli customizzati». Al momento i dipendenti sono 130 per un fatturato di 34,5 milioni di euro e 1,2 miliardi di pezzi prodotti ogni anno nei 28 mila metri quadrati di Osteria del Gatto.

Il piano Gli obiettivi del piano sono razionalizzare i processi produttivi, costruire un nuovo polo logistico, realizzare un nuovo reparto produttivo in grado di incrementare la propria capacità produttiva di oltre il 30% acquistando le migliori e più aggiornate tecnologie, portare all’interno produzioni attualmente in dislocate in Asia, aumentare il proprio organico a regime di 30 unità e implementare processi di formazione del personale. Al termine del biennio la produttività dovrebbe aumentare del 30 per cento (da 1,2 a 1,6 miliardi di pezzi), mentre il fatturato del 25 per cento. «Un progetto – è stato detto durante la presentazione – condiviso dalla compagine sociale e nel contempo anche da Rsu e sindacati, nella comune volontà di accompagnare la crescita dell’azienda».

Il segnale «Il valore aggiunto dell’operazione – hanno spiegato in conferenza stampa l’ad Stefano Pissoni e il direttore finanziario Francesco Cricco – è l’impegno a sviluppare una realtà imprenditoriale importante e proiettata da tempo sui mercati internazionali, rafforzando la propria presenza su un territorio come quello dell’Eugubino-Gualdese, fortemente condizionato da crisi industriali e occupazionali ormai ventennali. Puntiamo a implementare l’attività produttiva, riducendo l’outsourcing e anzi riportando in loco fasi produttive attualmente ubicate all’estero. È un processo di inversione di tendenza che vuole anche dare un segnale forte a tutto il territorio e al sistema produttivo, in una logica di rete che veda lo sviluppo delle infrastrutture, materiali e immateriali, come volano di supporto alla crescita delle imprese».